THE GOLDEN VILLAGE
Life changes at Nyakavangala
Nyakanvangala, Tanzania, AFRICA, 2017
Nyakavangala è un villaggio isolato nel centro dello stato della Tanzania, a circa 70 km di distanza dalla città di Iringa, capoluogo della omonima regione. Gli abitanti presenti vivono in condizioni estremamente precarie, all’interno di case di fango, senza acqua ne energia elettrica. Della sua reale localizzazione non vi è alcuna traccia su nessuna carta geografica e pochissime notizie o documenti a riguardo sono reperibili su testi o sul web.
E’ un luogo esistente solo per chi ci vive ma sconosciuto a tutto il resto del mondo.
Nell’ultimo anno sono stati trovati giacimenti di oro e pietre preziose nelle aree limitrofe. La “febbre dell’oro” ha spinto in molti a raggiungere il sito, comprese le grosse organizzazioni.
La popolazione così è cresciuta da 500 a circa 3000 abitanti (fonti del luogo). Centinaia di uomini, compresi quelli del villaggio, sono stati assunti per essere impiegati come operai. Gli “uomini talpa” lavorano ininterrottamente all’interno di tunnel che raggiungono i 30 metri di profondità; spesso senza protezioni e senza alcuna misura di sicurezza, a rischio della vita, in cambio di una misera paga o percentuale sui ritrovamenti.
Ciò ha provocato un cambiamento radicale nelle attività e nella vita degli abitanti del villaggio rendendoli dipendenti dalla miniera stessa.
Nyakavangala is a remote village in the center of the state of Tanzania, at about 70 km from the city of Iringa, capital of the homonymous region. The inhabitants live in extremely precarious conditions, inside mud houses, without water or electricity. There is no trace of the real localization on any map, and very few news or documents about it can be found in texts or on the web.
It's a place that exists only for those who live there but It’s unknown to the rest of the world.
In the last year, deposits of gold and precious stones have been found in the surrounding areas. The "Gold rush" has led many to reach the site, including large organizations.
So the population has grown from 500 to about 3000 inhabitants (sources of the place). Hundreds of men, including those of the village, were hired to be employed as miners. The "mole men" work without rest inside tunnels that reach 30 meters deep; often without protection and without any measure of security, at risk of life, in exchange for a miserable pay or percentage on finds.
This caused a radical change in the activities and in the life of the inhabitants of the village making them dependent on the mine.